Sono molteplici gli operatori nel campo artistico e artigianale che lavorano nel territorio di San Sperate. La causa di una così alta concentrazione non è nota, c’è chi scherzosamente attribuisce speciali poteri all’acqua che si beve o all’aria che si respira nel paesemuseo. In ogni caso la qualità dei lavori è elevata. Ne menzioniamo alcuni, tra quelli in attività, disponibili a mostrare il proprio lavoro ai visitatori.
Angelo Pilloni
Dal 1972 membro del movimento artistico e culturale del Paese Museo, diventa uno degli artisti più apprezzati della Sardegna. Sono tantissimi i comuni che ospitano le sue opere.
Il suo lavoro è prima di tutto antropologico, la comunità viene rappresentata in ambientazioni caratteristiche del passato.
Giampaolo Mameli
Artigiano e ceramista, predilige lavorazioni interamente manuali associate ad una sperimentazione incessante.
Lo studio della cultura protosarda e nuragica è la base della sua ricerca fatta di simboli come la Dea Madre, il Dio Toro, emblemi della fecondità della terra e sintesi vitale per eccellenza. Da queste trae le forme e i decori che compongono il nucleo più conosciuto della sua produzione ceramica. Scelte formali fortemente evocative e necessità di sintesi espressiva lo portano a ricercare inedite soluzioni stilistiche. Il decoro è lasciato a scritte dense o a superfici monocrome e vibranti di bagliori metallici. Le sue ceramiche sono presenti in numerosi Musei e Collezioni pubbliche e private.
Mauro Cabboi
È un giovane artista emergente le cui creazioni sono realizzate, principalmente, in terracotta. Cresciuto a San Sperate dove ha assorbito l’ambiente culturale, ma con vena artistica ereditata dai nonni paterni, ceramisti, manifesta le sue doti espressive già in giovane età e, a soli 19 anni pubblica il libro dal titolo “Metafore?”. Dopo il conseguimento della qualifica di ceramista e allestitore, incomincia a presentare le sue opere in mostre estemporanee con ragguardevole gradimento da parte del pubblico. Ciò lo incoraggia a proseguire l’attività e realizza sculture e installazioni utilizzando innumerevoli elementi di diversa natura.
Gianfranco Pinna
Artista poliedrico, per la realizzazione dei suoi lavori si avvale dell’utilizzo di diverse materie quali pietra, legno, vetro, argilla ed oggetti metallici riciclati, che attraverso una sua reinterpretazione riprendono vita dando esito ad originalissime composizioni.
La passione ed un attento studio della cultura materiale appartenete al mondo nuragico e punico gli hanno consentito di realizzare pregevoli e fedeli riproduzioni come ad esempio le pintadere e la famosa maschera “ghignante”. Le sue opere sono state protagoniste di diverse mostre e collettive alla Cittadella dei Musei e alla galleria la Bacheca di Cagliari.
Matteo Mossa
Studia sia le tecniche preistoriche che tradizionali della tessitura, cercando di rinnovare gli schemi classici con nuove soluzioni stilistiche.
Presta grande attenzione ai materiali come la lana sarda, tinta con colori naturali, la seta e il cotone. Spesso queste fibre interagiscono e si mescolano con altri elementi come legno o terra.
I suoi lavori si ispirano alle simbologie della Sardegna preistorica, dell’arte giapponese ma anche alle forme della fauna marina e terrestre. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni del Museo Villaggio Leumann di Collegno, del premio Trame a Corte di Parma e della Stazione dell’Arte di Ulassai.